sabato 23 febbraio 2013

Come usciremo dalla crisi?

Oggi vi parlerò della crisi come occasione per reinventarsi, per rivedere il nostro stile di vita e cambiare mentalità.
La prima risposta a come sopravvivere ai tempi della crisi sta nelle nostre cantine e nei nostri armadi. E' quì che si accumulano tanti oggetti di cui non abbiamo veramente bisogno e che possiamo vendere e barattare.
La Rete offre la possibilità di incrociare domanda e offerta e trovare un nuovo proprietario per qualsiasi oggetto anche il più impensabile e kitsch.
 Tra i siti più interessanti c'è Reoose ovvero un eco-store del riutilizzo dove ad ogni oggetto viene assegnato un valore in crediti in base alla categoria di appartenenza, all'impatto inquinante durante il suo smaltimento e al suo stato(nuovo o usato). I crediti sono la moneta virtuale inventata da Reoose e con i crediti guadagnati si possono acquistare oggetti da altri utenti. Si può trovare di tutto dallo scaldabagno al seggiolone per neonati, dall'abbigliamento ai libri. I siti per il baratto sono ormai tantissimi c'è Zerorelativo , barattomatto , soloscambio . Si può dire che è ormai terminata l'era dell'usa e getta, tutti gli oggetti possono avere una seconda e una terza vita, è questo il principio alla base della filosofia delle 3R: ricicla, risparmia, riusa.

Con la crisi saltano anche i week-end fuori porta e le vacanze ma si possono barattare anche i viaggi. Ci sono siti come coseinutili dove si può offrire per una settimana la propria casa ad esempio in Sardegna in cambio di  un soggiorno nella casa di un altro utente ad esempio in Salento. Esistono  anche dei social network per l'affitto di stanze e case in tutto il mondo, vedi airbnb e bedycasa.


Un altro fenomeno esploso ai tempi della crisi è quello del social eating ovvero eventi culinari organizzati in Rete a cui gli iscritti partecipano contribuendo alle spese del pasto. Tutti ci guadagnano: il cuoco ripaga il costo della spesa e i partecipanti mangiano in compagnia, conoscono nuove persone e spendono meno del ristorante.Ecco i siti più interessanti 
 newgusto 
gnammo 

Se si possono condividere le cene si può condividere anche il cibo o meglio l'acquisto del cibo. Nascono così i Gruppi Solidali d'Acquisto (GAS) diffusi in tutta Italia. Basta trovare il gruppo più vicino a casa ed entrare a farne parte (retegas.org) partecipando agli ordini collettivi fatti a produttori locali e imprese che garantiscono la sostenibilità dei prodotti, si va dal parmigiano alle arance, dall'olio alla pasta.

N.

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